2025–08–04

„Pubblica Te Stesso“ – Una moderna terapia in tre passi e un file PDF

„Pubblica Te Stesso“ – Una moderna terapia in tre passi e un file PDF

(Come il self-publishing è diventato un incrocio tra un programma di coaching e spam mattutino)

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Benvenuti nel mondo del self-publishing – il luogo dove il sogno di diventare autore incontra PayPal, il formato PDF e un’email motivazionale con titolo tipo “Sei il prossimo bestseller!” (anche se l’ultima frase del tuo libro termina con tre punti esclamativi e una parola inesistente).

Qui, nessuno deve sceglierti, o semplicemente ti inganna. Invi il manoscritto. Lo leggono – tu aspetti tra uno e due mesi. Ma poi arriva la sorpresa e ti chiedi: Perché?

1. Il primo incontro con l’“editore”

Li trovi facilmente – sono ovunque.

Sito web con foto stock di donne che ridono tenendo libri.

Bottoni con testi come “Pubblica il tuo sogno oggi!” e “Crediamo in ogni autore”. “Inviaci il tuo manoscritto e ti risponderemo entro 8 settimane.”

Clicchi. Compili. Ricevi un PDF con un preventivo.

Opzione A: 400 euro per il “pacchetto base” (nessun correttore, nessuna promozione, nessuna scusa).
Opzione B: 1.100 euro per il pacchetto “premium” – include un post Instagram con 12 like e un link che non porta da nessuna parte.
Opzione C: 2.100 euro e la promessa che il tuo libro “sarà disponibile nelle principali librerie” (e su Amazon, naturalmente), che in pratica significa: starà una settimana su uno scaffale digitale tra “Consigli per il bruciore di stomaco” e “Poesia di un 12enne in età di transizione”.

2. L’editor

Non c’è editor. C’è una “revisione visiva”.

Include correggere errori evidenti come “helloo” o “the end” scritto come “theend”.

Ma la struttura della trama? Lo stile? Il significato?

“Non è nostra responsabilità.”

Sei un “autore indipendente”.

(Sarai l’unico responsabile quando la recensione su Goodreads dirà: “Non ho capito cosa ho letto, ma sono abbastanza sicuro fosse una storia d’amore tra un insegnante e una pianta aliena.”)

3. La stampa

Arriva la versione cartacea.

La apri con entusiasmo.

Profuma di inchiostro e ambizione.

Ma le pagine sembrano un libro di economia del 1998 e il font è Times New Roman 14 perché “è più facile da leggere per gli anziani”.

Il libro è leggero. Probabilmente perché manca del peso di una vera revisione.

4. La promozione

Ricevi un’email con oggetto: “Prossimi passi verso il successo”.

Dice:
– Condividi il libro con gli amici.
– Scrivi un post sui social.
– Fatti una foto con la copertina (va bene anche un selfie davanti allo specchio).
– Puoi anche fare pubblicità a pagamento su Facebook.

(Traduzione: da ora sei da solo. Di nuovo.)

Ed ecco che incontri la realtà. Niente marketing, niente pubblicità. Gli editori di self-publishing guadagnano dall’autore, non dalle copie vendute.

Perché preoccuparsi della pubblicità? È più facile inviare un’email con un’offerta – paga 1.000 euro per il marketing completo. I soldi vanno, ma le vendite no.

Ma perché lo facciamo?

Perché siamo stanchi di aspettare. Perché a volte è più facile pagare che sopportare un altro silenzio di un “vero” editore.

Perché crediamo che una storia valga il mondo per noi, anche se quel mondo consiste in 50 copie in una scatola sotto il letto.

E perché, diamine, l’illusione della realtà a volte è più necessaria della realtà stessa.

Conclusione

Il self-publishing è come organizzare un matrimonio per te stesso con un partner immaginario.

Ascolti la musica, balli, indossi l’abito, tagli la torta. E poi lavi i piatti. Da solo.

Ma almeno scatti belle foto.

Se vuoi che il tuo libro raggiunga i lettori, o coloro che ancora sanno tenere un libro in mano, sappi: la strada è dura, solitaria e lunga. Ma non lasciare mai che il tuo sogno diventi un prodotto che gli editori vedranno come una mucca da mungere… senza muovere un dito. A nessuno importa del tuo sogno e dell’anima messa in ogni riga, parola e pausa.

Il self-publishing non è una strada facile, ma almeno è nostra. Se decidi di percorrerla, sappi: non ci sono soluzioni magiche, non ci sono vittorie rapide. C’è solo la tua intenzione di essere ascoltato, anche quando il mondo sembra sordo.

“Pubblica Te Stesso” è un invito a prendere il controllo, ma anche un avvertimento – questa libertà ha un prezzo. Perché alla fine, sei l’autore, l’editore, il responsabile marketing e… a volte l’unico lettore.

Ma se sogni, non mollare. Scrivi, pubblica, impara e riprova. Perché da qualche parte, dietro il prossimo PDF, dietro la prossima email, potrebbe aspettarti il tuo vero pubblico.

E mentre aspetti, non dimenticare: il vero potere risiede nelle parole che vengono dal cuore. E il cuore non è qualcosa da vendere a pezzi.

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